Fukomys ilariae
Conservato fra le collezioni del Museo Civico di Zoologia di Roma per quasi un secolo, nel 2011 è stato identificato come nuova specie.
Questo ratto-talpa somalo fa parte della famiglia Bathyergidae e, come spesso avveniva ai tempi delle colonie, fu portato nel nostro paese da un ufficiale italiano di stanza a Mogadiscio, durante il primo periodo di occupazione.
L’esemplare, esposto al pubblico per circa settanta anni, era stato classificato in modo diverso e solo a seguito di una revisione delle collezioni voluta dal Museo, si è scoperto che si trattava di una specie nuova. I due scienziati a cui si deve questa scoperta sono lo zoologo Spartaco Gippoliti e il ricercatore del Cnr Giovanni Amori – specialisti del Rodents Specialist Group dell’IUCN – che si sono resi conto di quanto l’animale fosse diverso da tutte le specie finora conosciute e hanno deciso di studiarlo.
Si tratta di uno strano topo dal colore marrone chiaro, con un’ampia zona bianca sul dorso, che si biforca leggermente a “V” in prossimità della zona caudale e che vive (o viveva?) in Somalia, molto vicino a Mogadiscio. I due studiosi si sono confrontati con diversi colleghi in giro per il mondo, hanno setacciato il museo di Storia naturale di New York alla ricerca di specie simili e hanno infine concluso che un roditore con quel pattern di colore sul dorso e con quel tipo di unghie non era mai stato catalogato. Oltre alla particolare colorazione, questo ratto-talpa presenta infatti unghie corte e ricurve, molto diverse da quelle dei suoi “cugini” che hanno unghie dritte a paletta per scavare gallerie sotterranee, e questo fa pensare che non sia un animale specializzato nello scavo, ma che possa vivere principalmente sulle rocce. Sebbene manchino il cranio dell’animale e le analisi del Dna, lo zoologo Gippoliti non esclude che possa addirittura trattarsi di un genere nuovo; eventualità piuttosto difficile da verificare, visto che da ormai vent’anni la Somalia è in uno stato di guerra civile quasi permanente. La speranza è che, dopo la pubblicazione sulla rivista Zootaxa, qualcuno in Somalia si metta sulle tracce di altri esemplari simili.
Quanto al nome dato alla nuova specie, i due studiosi l’hanno chiamata Fukomys ilariae, in onore della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi, assassinata in Somalia nel 1994 insieme all’operatore Miran Hrovatin. “Ci piaceva il collegamento tra italiani vissuti in Somalia in due epoche diverse, come l’ufficiale dell’esercito che spedì l’animale e la nostra giornalista”, hanno spiegato Amori e Gippoliti. “È un tributo doveroso verso una persona che credeva profondamente nel suo lavoro. Così come noi zoologi, che andiamo alla ricerca della vita sulla Terra con passione e senza molti riconoscimenti”.